Il parco Nazionale del Meru ospita una grande varietà di wildlife, ed è sede dei Big Five. I predatori più richiesti dai visitatori come leoni e ghepardi, ci sono, ma non è facile vederli, spesso si nascondono nella folta vegetazione.
I mammiferi tipici del nord del Kenya, nel Meru ci sono quasi tutti, e non mancano neppure le grandi mandrie di bufali e un buon numero di elefanti.
Tutti i mammiferi sopravvivono grazie all’abbondante acqua del fiume Meru e in molti corsi d’acqua si possono avvistare il coccodrillo del Nilo, le tartarughe d’acqua dolce e gli ippopotami.
Periodo migliore per l’osservazione della fauna selvatica
Meru National Park può essere visitato durante tutto l’anno, ma il periodo migliore è durante la stagione secca, che va da giugno a settembre, quando gli animali si riuniscono attorno alle fonti d’acqua per bere. In genere, l’osservazione della fauna selvatica al Meru è generalmente più difficile durante le piogge lunghe (da marzo a maggio) e le piogge brevi (da ottobre a novembre). In questo periodo l’erba è molto alta e fitta, rendendo più difficile l’individuazione degli animali.
Punti salienti della fauna selvatica
Il Parco Nazionale del Meru è noto per ospitare gli specialità del nord: quelle specie animali che si sono ben adattati al clima arido e secco dell’area. Quindi è facile incontrare la giraffa reticolata, la zebra di Grevy, l’orice di Beisa, il kudu minore e la gazzella gerenuk dal caratteristico collo lungo.
Santuario di Meru Rhino
Il Meru National Park si distingue anche grazie al suo santuario del rinoceronte. E’ un’area protetta all’interno del parco, vicino al cancello principale, e si estende per 80 km². L’area è protetta da una recinzione per proteggere i rinoceronti bianchi e neri. Per la loro conservazione, ogni esemplare è monitorato tutto il giorno e, ormai, sono anche abbastanza abituati alla presenza dei turisti. Per cui, se ne avvisti uno, molto probabilmente non scapperà immediatamente, ma si lascerà fotografare per qualche secondo.