I Big Five

Se stai programmando un safari in Africa, sicuramente ti sarai imbattuto nel termine “Big Five”. Ma cosa sono i Big Five?

I Big Five, dal temine inglese, significa i ‘Grandi 5’. Il termine risale al passato, ed indicava i 5 animali più difficili e più pericolosi da cacciare a piedi. Oggi il termine è rimasto, ma ovviamente non ha nulla a che vedere con la caccia. Semplicemente rappresenta i 5 top animali di un safari. Anche se, poi nel concreto, gli animali top da avvistare durante un game drive sono ben di più. Infatti alcuni degli animali africani più belli, più ricercati e interessanti non rientrano nella lista dei Big Five tra cui il ghepardo, il licaone, la giraffa e l’ippopotamo.

Questi fantastici Big Five sono: il leone, il leopardo, l’elefante africano, il bufalo del Capo e il rinoceronte bianco.

 

I Big Five

 

Elefante africano

L’elefante africano (Loxodonta africana) è l’animale terrestre più grande e pesante del mondo. Un esemplare maschio può raggiungere le 6 tonnellate di peso.

Si trova in tutti i più noti paesi sub-sahariani ed è in grado di adattarsi ad ambienti molto diversi tra loro pur di sopravvivere, dalle rigogliose zone umide ai deserti aridi. Questo grazie ai suoi molteplici adattamenti fisici: pelle molto spessa e orecchie enormi per disperdere il calore e a regolare la temperatura corporea.

L’elefante è un animale gigantesco, arriva a mangiare fino a 300 Kg di vegetazione e a bere 160 litri di acqua al giorno.

Sono animali molto socievoli. Vivono in gruppi molto numerosi con una struttura sociale matriarcale. Un elefantino nasce dopo un periodo di gestazione di 22 mesi. Se è femmina rimane nel gruppo per tutta la vita, mentre se è un esemplare maschio rimane fino alla maturità. Dopodiché deve lasciare il gruppo ed unirsi ad altri ‘scapoli’ per formare un gruppo tutto loro.

Nonostante il commercio di avorio sia diventato illegale, il bracconaggio rimane il problema principle per la sopravvivenza dell’elefante. Ecco perché l’elefante africano è entrato nella Lista Rossa IUCN.

Se vuoi vedere gli elefanti nel loro habitat naturale dei andare nei principali parchi nazionali dei paesi africani. Quindi, per dirne alcuni: Chobe National Park, in Botswana; Kruger National Park, in Sud Africa; Hwange National Park, in Zimbabwe; South Luangwa National Park, in Zambia.

 

Leone

Il leone (Panthera leo) è il re indiscusso della savana. Il maschio, con la sua folta criniera si aggira indisturbato per le praterie africane.

Anche i leoni, come gli elefanti, sono molto socievoli tra loro. Vivono in branchi formati da femmine con i loro cuccioli e un solo maschio dominante.

Le leonesse sono capaci di sincronizzare la nascita dei loro cuccioli in modo che possano aiutarsi a vicenda durante la loro crescita. In ogni caso, i cuccioli nascono dopo un periodo di gestazione di 3,5 mesi.

Sono animali principalmente notturni. Di giorno si rilassano all’ombra dei cespugli mentre la notte si muovono per cacciare, in particolare le femmine, che di solito attaccano in gruppo per aumentare la probabilità di riuscire a catturare ed uccidere la preda. Può comunque capitare di osservare un leone cacciare anche durante il giorno.

Come l’elefante, anche il leone fa parte della Lista Rossa IUCN. Ma in questo caso, il più grande problema per la sopravvivenza della sua specie, non è il bracconaggio, ma la pura e semplice caccia fatta dall’uomo per puro divertimento.

Sono presenti nelle più grandi riserve dei paesi africani. Ad esempio nel Kgalagadi Transfrontier Park, in Sud Africa; nel Delta dell’Okavango, in Botswana; nella Riserva Nazionale Maasai Mara, in Kenya, e nel cratere del Ngorongoro, in Tanzania.

 

Leopardo

Il leopardo (Panthera pardus) è il più elusivo tra i Big Five. E’ un animale esclusivamente notturno ed un eccellente arrampicatore. Trascorre quasi tutto il tempo nascosto, a riposare su un ramo di un albero. Poi, di notte, molto silenziosamente, si sposta in cerca di una possibile preda da catturare. Una volta individuata la vittima, la pedina quatto quatto. Arriva fino a 4/5 metri di distanza e poi con un velocissimo balzo la cattura e la uccide. Poi la porta sull’albero, ben lontana e protetta dalla vista degli altri predatori della savana, come leoni e iene.

Per cui, occhio a fermarti sotto un albero. Guarda bene in alto che non ci sia nascosto qualche ‘tenero’ leopardo in agguato. Ricordati che grazie al suo manto riesce a mimetizzarsi molto bene.

I leopardi sono animali solitari. Vivono da soli in un loro territorio che marcano lasciando graffi, urina e feci sparsi sui tronchi degli alberi. Solamente nel periodo dell’accoppiamento un esemplare maschio e la femmina vivono insieme. Dopodiché, il maschio si allontana nuovamente e la femmina porterà avanti la gravidanza e alleverà i cuccioli da sola.

I leopardi sono distribuiti in tutta l’Africa sub-sahariana e sono una delle poche specie di wildlife che si trovano ancora al di fuori dei parchi nazionali.

Come tutti i Big Five, i leopardi sono minacciati dagli umani. L’invasione dei terreni agricoli ha ridotto il loro habitat, mentre gli agricoltori li uccidono spesso per impedir loro di uccidere il loro bestiame. Per cui anche loro sono inclusi nella Lista rossa IUCN.

Per vedere il leopardo nel suo habitat naturale, puoi andare al Kruger National Park in Sud Africa; alla riserva Moremi, in Botswana; e nel South Luangwa National Park, in Zambia.

 

Il bufalo del Capo

Il Bufalo (Syncerus caffer) si trova nelle riserve di caccia e nei parchi nazionali ricchi di acqua in tutta l’Africa sub-sahariana.

I bufali sono tra le specie più pericolose in Africa e il maschio può arrivare a pesare fino a 920 Kg.

I bufali popolano le praterie africane, le aeree circostanti le fonti d’acqua in quanto hanno bisogno di bere spesso durante la giornata. Vivono in mandrie formate da centinaia di esemplari. Questo è una necessità difensiva, per proteggersi l’uno con l’altro. E se in pericolo, si posizionano in cerchio attorno ai piccoli e agli individui malati.

Per vedere il bufalo del Capo nel wild puoi andare al Kruger National Park, in Sud Africa; al Chobe National Park, in Botswana; e al Lower Zambezi National Park, in Zambia.

 

Rinoceronte

Esistono due specie di rinoceronte in Africa: il rinoceronte nero (Diceros bicornis) e il rinoceronte bianco (Ceratotherium simum). Entrambi sono a rischio di estinzione per colpa dei bracconieri che si introducono illegalmente nelle riserve per strappare  il corno dal muso del rinoceronte, per poi esportarlo nei paesi asiatici. Per questo motivo molte organizzazioni internazionali stanno facendo il massimo per la conservazione della loro specie.

Ci sono delle differenze fisiche tra il rinoceronte bianco e quello nero che consentono di riconoscerli durante un safari. Ad esempio, le orecchie del rinoceronte nero sono piccole e arrotondare mentre quelle del rinoceronte bianco sono appuntite. Anche le labbra differiscono nei due esemplari. Nei rinoceronti neri sono appuntite e prensili, mentre nei rinoceronti bianchi sono più squadrate. I rinoceronti neri sono più solitari,  aggressivi e vivono in aeree ricoperte da una fitta vegetazione. Quelli bianchi invece si possono vedere facilmente pascolare in coppia in aperta savana.

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